“Se il chicco di grano caduto in terra non muore, non dà frutto”. Così Mamma Jolanda conclude la lettera che ha indirizzato a tutti gli scout dell’Agesci per invitarli alla manifestazione per ricordare i 20 anni dalla morte di Don Peppe Diana a Casal di Principe (CE).
Don Peppe era prima di tutto uno scout, poi un prete, che testimoniava i valori della Promessa Scout attraverso il suo ministero e le sue azioni quotidiane. Don Peppe credeva che le cose potessero cambiare. Insieme agli altri preti delle parrocchie vicine nel 1991 aveva scritto un documento dal titolo “Per amore del mio popolo non tacerò” in cui denunciavano il degrado e la violenza dilaganti sul proprio territorio e in cui chiedevano ai preti di parlar chiaro ed essere testimoni, alla Chiesa di non rinunciare al ruolo profetico di annuncio e denuncia e alla società civile di non avere paura.
il 19 marzo del 1994 don Peppe fu ucciso dalla camorra nella sagrestia della sua chiesa mentre si preparava per celebrare la messa. Il giorno del suo funerale il paese era pieno di lenzuola bianche in segno di lutto. Il 16 marzo 2014 l’Agesci scenderà in piazza per colorare Casal di Principe di vita. Al posto delle lenzuola bianche ce ne saranno tante colorate con slogan, disegni e pensieri a ricordare l’impegno degli Scout in nome di Don Peppe. Attraverso i simboli che saranno utilizzati durante il percorso i parteciapanti saranno chiamati a osservare, ascoltare, non tacere e sporcarsi le mani.
Un modo per contribuire a costruire la speranza del cambiamento, come voleva Don Peppe e come hanno continuato a fare gli Scout in questi venti anni, e come sicuramente continueranno a fare anche in futuro.
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